Solare Fotovoltaico

Come funziona?
Un dispositivo fotovoltaico è in grado di trasformare direttamente la luce solare in energia elettrica sfruttando l’effetto fotoelettrico. Il principio di funzionamento si basa sulla proprietà che hanno alcuni materiali semiconduttori opportunamente trattati come il silicio, di fornire energia elettica quando sono colpiti da radiazione solare. L’impianto fotovoltaico è basato su moduli fotovoltaici collegati in serie o in parallelo. Un ulteriore dispositivo, l’inverter, rende possibile la trasformazione della corrente da continua ad alternata.

Tre soluzioni diverse…

Sistemi fotovoltaici autonomi.
Sono sistemi fotovoltaici realizzati con batterie di accumulo, particolarmente convenienti in zone dove non c’è la rete elettrica. Sono indipendenti e autonomi ed hanno una lunga durata.

Sistemi fotovoltaici connessi alla rete
I sistemi fotovoltaici connessi alla rete utilizzano componenti con specifiche caratteristiche, tali da dare la massima resa all’impianto  Il generatore fotovoltaico può essere installato o su superficie piana, o su superficie inclinata. Nell’integrazione a tetto e nell’installazione a facciata, è possibile ottenere un integrazione perfetta con la superficie esistente.

Sistemi ibridi
La più generale configurazione di un sistema ibrido comprende una o più unità di generazione a fonte rinnovabile (generatore fotovoltaico, eolico, idroelettrico), una o più unità di generazione convenzionale (diesel), un sistema d’accumulo (meccanico, elettrochimico, idraulico), sistemi di condizionamento della potenza (inverter, raddrizzatori, regolatori di carica), un sistema di regolazione e controllo.
Rispetto a sistemi isolati che impiegano soltanto fonti rinnovabili, i sistemi ibridi consentono di realizzare impianti di taglia maggiore, riducendo le dimensioni del sistema d’accumulo e il rischio di fuori servizio.

I marchi distribuiti

kyocera solarworld
scheutensolar

MODULI FOTOVOLTAICI

Un modulo fotovoltaico è un dispositivo in grado di convertire l’energia solare direttamente in energia elettrica mediante effetto fotovoltaico ed è usato per generare elettricità a partire dalla luce del sole. Sono commercializzati tre tipologie di moduli:

Monocristalline

Le celle monocristalline presentano attualmente il maggior grado di efficienza fra tutti i pannelli fotovoltaici (fino al 17,5%, in laboratorio fino al 25%) ed hanno una durata utile di almeno 30 anni.

Come suggerisce il nome stesso la cella è composta da un singolo cristallo: grazie all’orientamento esattamente eguale della struttura cristallina in una direzione è possibile ottenere questo elevato grado di efficienza. Ciò comporta tuttavia anche una fase di produzione estremamente onerosa che rende queste celle nettamente più costose.

Amorfi

I pannelli amorfi o anche microcristallini vengono vaporizzati nella fase plasma su vetro float e sono anch’essi composti da silicio. L’impiego di materiale di silicio usato nella fase di produzione è pari solo all’1% rispetto ai pannelli in silicio tradizionali.

Di conseguenza questi pannelli sono più economici, ma il loro grado di efficienza è inferiore a quello di pannelli prodotti in modo tradizionale. Il vantaggio maggiore è però quello che i pannelli amorfi/microcristallini sono notevolmente più attivi. Ciò significa che anche in condizioni di irraggiamento diffuso (fasi dell’alba e del tramonto, come anche con cielo coperto) può essere raggiunto un buon bilancio energetico

Policristallini

I pannelli policristallini o anche multicristallini hanno un buon rapporto prezzo/rendimento, ovvero il costo per kWp è economicamente accettabile. Ciò dipende dall’economicità del processo di produzione.

Il silicio puro semiconduttore viene fatto fondere in condizioni di sottopressione sotto un vetro protettivo e colato in cosiddette lingottiere, in cui si solidifica con l’aumento della temperatura. I blocchi multicristallini vengono ridotti da seghe sottilissime in colonne con una superficie a base quadrata delle celle. Le colonne vengono tagliate con una sega a tazza in fette di silicio multicristallino con uno spessore di 0,45 mm e pulite. Questo prodotto intermedio viene anche denominato wafer.




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